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Documenti societari

Statuto

Lo Statuto vigente di Confidi Centro Nord Società Cooperativa è stato approvato in data 1° gennaio 2021.

Bilanci

Qui potete trovare gli ultimi bilanci di Confidi. 

documento pdf (10.142 KB)

Bilancio approvato dall'Assemblea ordinaria del 28 aprile 2023

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documento pdf (6.119 KB)

Bilancio approvato dall'Assemblea Ordinaria del 27 aprile 2022

2

documento pdf (2.601 KB)

Bilancio di Confidi Centro Soc. Coop. approvato dall'Assemblea ordinaria del 13 luglio 2021.

3

documento pdf (5.578 KB)

Bilancio approvato dall'Assemblea ordinaria del 13 luglio 2021

4

documento pdf (1.575 KB)

Bilancio approvato dall'Assemblea ordinaria del 13 luglio 2020

5

documento pdf (1.052 KB)

Bilancio approvato dall'Assemblea ordinaria del 26 giugno 2020

6

Codice etico

Confidi Centro Nord Soc. Coop., al fine di definire con chiarezza e trasparenza l'insieme dei principi e dei valori cui si ispira per raggiungere i propri obiettivi, ha predisposto il presente Codice Etico.

Il Confidi ha adottato un modello di gestione e controllo conforme ai requisiti del D.Lgs. 231/01 e nominato l’Organismo di Vigilanza.

Informativa al pubblico - III pilastro

Le istruzioni di vigilanza per gli Intermediari Finanziari iscritti nell'Elenco Speciale, introdotte da Banca di Italia con la circolare n. 216 del 05.08.1996 9° aggiornamento del 28 Febbraio 2008, recepiscono il Nuovo Accordo sulla "Convergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali" (Basilea 2) e l'omologa normativa comunitaria dettata dalle direttive UE n. 48 e n. 49 del 14.6.2006.

In ottemperanza con la normativa contenuta nel cosiddetto "Terzo Pilastro" di Basilea 2, si provvede alla pubblicazione sul sito internet dell'Informativa al Pubblico.

Modello Organizzativo D.Lgs. 231/01

Il Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, recante "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300" ha introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, la responsabilità in sede penale degli enti, che si aggiunge a quella della persona fisica che ha realizzato materialmente il fatto illecito, adeguando la normativa nazionale in materia di responsabilità delle persone giuridiche ad alcune convenzioni internazionali a cui l'Italia ha aderito.

L'ampliamento della responsabilità mira a coinvolgere nella punizione di taluni illeciti penali il patrimonio degli enti e gli interessi economici dei soci, i quali, fino all'entrata in vigore della legge in esame, non pativano conseguenze dalla realizzazione di reati commessi, con vantaggio della società, da amministratori e/o dipendenti.

Il legislatore, ad ogni modo, ha espressamente previsto, con il decreto in oggetto, la possibilità per l'Ente di andare esente dalla predetta responsabilità nella sola ipotesi esimente in cui questi si sia dotato di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (nonché di un Organismo di Vigilanza sempre) nonché qualora il predetto modello risulti costantemente verificato, efficace ed aggiornato.

L' Ente/Società non risponde dei reati commessi dai propri dipendenti se prova:

- di aver adottato ed attuato efficacemente Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo 231 conformi ai requisiti del D.Lgs. 231/2001;

- di aver affidato ad un organismo dotato di autonomi poteri d'iniziativa e controllo (ODV) la vigilanza e l'aggiornamento di tale Modello 231;

- che il modello è stato eluso in modo fraudolento.

Il Modello organizzativo D.Lgs. 231/01 è stato approvato in data 5 marzo 2015, implementato in data  27 luglio 2017 e aggiornato in data 19 marzo 2020.